L'erosione costiera agisce sulle nostre spiagge che sono sistemi altamente dinamici, la sua azione è controllata da vari fattori meteoclimatici, geologici, biologici ed antropici.
Il mantenimento del sistema ambientale delle nostre spiagge dipende da un equilibrio dinamico tra il processo erosivo ed il processo deposizinale, quando uno dei due processi prevale si ha una trasgressione o una regressione della linea di costa. Le cause possono essere moltiplici: subsidenza naturale o indotta, mancato apporto di sedimenti dovuto spesso da interventi antropici sul bacino idrografico, influenza sulla dinamica litoranea dei sedimenti intercettati dalle opere marittime (opere portuali e di difesa) e delle infrastrutture viarie e urbanistiche costiere.
Sono necessarie conoscenze adeguate di tutte le variabili che agiscono sulla linea di costa per poter effettuare interventi strutturali adeguati e che mettano in pratica le loro funzioni primarie riducendo l'erosione e determinando impatti sostenibili nel medio e lungo termine, tali interventi purtroppo sono molto costosi e non sempre attuabili sia economicamente che tecnicamente infatti 10 delle spiagge più belle del mondo sono a rischio di scomparire nonostante le amministrazioni abbiano attuato interventi per la loro conservazione.
Waikiki Beach, Hawaii
Le autorità locali hanno speso ben due milioni e mezzo di dollari per portare nuova sabbia sulle spiagge hawaiane e per dotarle di scogli artificiali che possano mitigare l’azione delle onde. Non è ancora chiaro se il progetto andrà a buon fine.
Holderness, Inghilterra
Ci spostiamo in Europa. La costa che sta scomparendo più velocemente, sotto l’azione delle onde del Mare del Nord, è quella di Holderness, nel nordest dell’Inghilterra. 62 chilometri di spiaggia la cui larghezza diminuisce di stagione in stagione.
Santa Barbara, California
Ci spostiamo dall’altro lato degli Stati Uniti: la spiaggia di Santa Barbara, in particolare nelle aree del Goleta Beach Park e di Arroyo Burro Beach, si riduce anno dopo anno, a vista d’occhio.
Miami Beach, Florida
È una delle spiagge più famose al mondo, resa celebre da film e serie tv. E ora diventa sempre esigua e rischia di scomparire, nonostante le continue opere di contenimento e l’iniezione di sabbia, importata da altre nazioni.
Golfo di Taranto, Italia
Anche la sabbia del golfo di Taranto, il celebre mar Grande, viene progressivamente divorata dall’acqua che avanza. Lo dice uno studio Enea del febbraio 2017.
Golfo di Cagliari, Italia
Secondo uno studio dell’Enea, pubblicato a febbraio scorso, l’area del golfo di Cagliari è ad altissimo rischio erosione. Non è servito, a quanto pare, il tentativo di fermare il fenomeno aggiungendo sabbia alla spiaggia.
Parco di san Rossore, Italia
Siamo a nord della foce dell’Arno. A fronte di un aumento della spiaggia di sette chilometri e mezzo in duemila anni, si è poi assistito a una riduzione di un chilometro e mezzo in poco più di un secolo. Una tendenza che ancora continua.
Venezia, Italia
Non è una spiaggia in senso stretto, ma il concetto è uguale. Secondo uno studio dell’Enea, Venezia rischia di scomparire sott’acqua nel giro di cento anni. Tutta colpa, neanche a dirlo, del riscaldamento globale e dell’innalzamento del livello del mare.
Negril, Jamaica
A partire dagli anni settanta, la spiaggia di Negril, in Jamaica, ha iniziato a soffrire pesantemente l’erosione costiera. Le onde incessanti continuano a divorare la sabbia, non più alimentata dai detriti dei fiumi ormai asciutti, e la spiaggia rischia di scomparire nel giro di pochi anni.
Cancun, Messico
Anche in questo caso, per preservare le spiagge bianche di Cancun, sono stati spesi diversi milioni di dollari. Ma gli uragani che periodicamente le colpiscono lavorano in direzione contraria, minacciando la sopravvivenza di uno degli ecosistemi costieri più belli al mondo.
12-sett-2017
(fonte: wired.it)