Lo stato dei nostri fiumi messo a rischio dall'inquinamento delle materie plastiche, nasce il progetto 100 Plastic Rivers Project..
Pochi giorni fa alcune foto scattate da Greenpeace nel letto del Fiume Po in secca hanno mostrato come le materie plastiche, oltre ad essere presenti in gran quantità nei nostri mari, sono un relale ed importante inquinamento anche nelle acque dolce dei nostri fiumi.
La presenta di microplastiche (e non solo) nei sistemi fluviali e di acqua dolce influenzano la salute della vita acquatica e la qualità dell’acqua, ma sono anche una delle principali fonti di rifiuti di plastica negli ambienti marini.
L’iniziativa globale 100 Plastic Rivers Project indaga proprio su come le materie plastiche vengono trasportate e trasformate nei fiumi e su come si accumulano nei sedimenti di fiumi ed estuari, lasciando una duratura eredità di inquinamento.
Al progetto collaborano scienziati di tutto il mondo che in oltre 60 località campionano acqua e sedimenti dei fiumi sia per cercare le microplastiche primarie (come le microsfere/microperle dei cosmetici) che per microplastiche secondarie (prodotte da oggetti di plastica più grandi che si sono degradati o dalle fibre artificiali dell’abbigliamento). Il progetto sta cercando altri partner e chi sta attualmente lavorando alle microplastiche o in un sistema di acqua dolce e può raccogliere campioni di sedimenti e acqua, può ricevere dal team 100 Plastic Rivers un kit campione e un protocollo standardizzato. I campioni possono quindi essere inviati all’università di Birmingham per l’analisi. «Valutando i sistemi di acqua dolce e oceanici come interconnessi – spiegano quelli di 100 Plastic Rivers – l’obiettivo del progetto è capire come gestire meglio la crisi globale della plastica».
13-apr-2019
fonte: http://www.cngeologi.it/2019/04/10/100-fiumi-di-plastica-da-dove-viene-la-microplastica-che-inquina-il-mare/