Ieri (10 settembre 2017) alle ore 21:58 (ora italiana) è stato registrato un terremoto di magnitudo ML* 3,9 (MW*3.7) nella Piana di Fucino (lat: 42,08 - long. 13.32) ad una profondità di 8 km dal piano di campagna.
Tramite i numerosi questionari compilati dalla popolazione (http://www.haisentitoilterremoto.it/), circa 200, è emerso che il terremoto in questione è stato avvertito distintamente nella parte meridionale della provincia dell'Aquila e in alcune aree della provincia romana se pur con minor intensità.
Sismicità storica
Studiano la sismicità storica dell'area interessata dallo scuotimento si denota un'attività sismica scarsa dal 1985 ad oggi mentre nel 1915 è stata interessata da un terremoto di magnitudo Mw pari a 7.0, conosciuto come Terremoto di Marsica. Si tratta di uno dei disastri sismici più importanti e famosi della storia italiana provocò danni ingenti in circa 700 località sparse in 6 regione italiane: Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Umbria ed alcune località della Campania. Venne classificato con un intensità pari all'XI della Scala Mercalli*. Mentre il terremoto registrato ieri sera (10/09/2017) è localizzato nella medesima area del terremoto del 24 febbario 1904, quest'ultimo provocò danni ingenti nelle località adiacenti all'epicentro e venne classificato, sulla base della distruìibuzione dei danni, con un IX grado della scala Mercalli.
Glossario
Scala Mercalli (MCS)
La scala Mercalli (più propiamente chiamata Scala Mercalli-Cancani-Sieberg) valuta l'intesità del terremoto sulla base degli effetti che esso produce in superficie. Tale classificazione trova la sua origine nella scala Rossi-Forel originariamente composta da 10 gradi, è stata aggioranta in prima battura nel 1883 prendendo la denominazione di Scala Mercalli (sempre di 10 gradi di distruzione) e successivamente nel 1902 dal fisico Adolfo Cancani che la espanse di altri 2 gradi facendola diventare diventanto la Scala Mercalli che conosciamo oggi.
Magnitudo Richter (Ml)
- Questo tipo di magnitudo è stata introdotta dal sismologo Richter nel 1935 per avere una stima della grandezza dei terremoti; intuì che ci fosse un nesso diretto tra l'ampiezza registrata da un sismografo standard (sismografo Wood-Anderson) e la grandezza del terremoto. Richter calibrò quindi una relazione che per ogni aumento di ampiezza di 10 volte delle onde sismiche di frequenza pari a circa 1 Hz, equivaleva un aumento di un grado di magnitudo. La magnitudo Richter quindi è una misura della grandezza relativa tra terremoti e non una stima della reale grandezza dei terremoti, in altre parole la magnitudo Richter tende a quantificare l'energia sprigionata dal fenomeno sismico su base puramente strumentale, stima dell'energia sprigionata da un terremoto nel punto della frattura della crosta terrestre, cioè all'ipocentro. Magnitudo Momento (Mw)La magnitudo momento fu sviluppata negli anni settanta come aggiornamento della scala Richter precedentemente esposta. Tale dato derivata dal parametro sismologico momento sismico che equivale al prodotto tra area di faglia, dislocazione e la resistenza delle rocce. Il momento sismico e la magnitudo momento rappresentano quindi la migliore stima della reale grandezza del terremoto. Il momento sismico è anche un osservabile sismologico in quanto si può calcolare direttamente dal sismogramma, in particolare dalla parte a bassa frequenza (minore di 1Hz) ma la sua determinazione richiede un certo tempo.
L’ampiezza delle onde sismiche a bassa frequenza, dove viene calcolata la magnitudo momento (al di sotto di 1 Hz), per forti terremoti è maggiore dell’ampiezza delle onde sismiche a 1 Hz, dove viene calcolata la magnitudo Richter, e questo è dovuto alle caratteristiche della sorgente sismica. Questa particolarità delle onde sismiche dei forti terremoti è alla base della differenza che si osserva tra magnitudo Richter e magnitudo momento. Si parla infatti di saturazione della magnitudo Richter per forti terremoti in quanto l’ampiezza della onde sismiche a 1 Hz non aumenta linearmente all’aumentare della magnitudo. La magnitudo Richter è ancora in uso grazie alla rapidità con la quale viene calcolata, ma la magnitudo momento è sicuramente la migliore stima della reale grandezza di un terremoto, essendo direttamente legata alle dimensioni e alla dislocazione della sorgente sismica.
11-sett-2017
fonte:ingv.it
Crediti foto:ingv.it